
La UK Gambling Commission è stata avvertita che Football Index era destinato a un crollo di proporzioni impareggiabili più di un anno prima che la società di scommesse sospendesse la sua piattaforma.
Un rapporto inviato all’autorità di regolamentazione nel gennaio 2020 e che The Guardian è riuscito ad ottenere, ha evidenziato le preoccupazioni sulle attività di Football Index. L’autore del documento, una persona con una lunga esperienza nel settore del gioco d’azzardo online, ha affermato che il modello di business della società di scommesse con licenza britannica sembrava fondamentalmente imperfetto e insostenibile e che il potenziale fallimento potrebbe avere un impatto significativo sull’intero settore.
Il rapporto affermava che le attività dell’operatore rappresentavano “uno schema piramidale assolutamente pericoloso sotto le spoglie di un “mercato azionario del calcio”” e che il regolatore dovrebbe immediatamente avvertire e proteggere gli utenti.
Lanciato nel 2015, Football Index gestiva una piattaforma di scommesse sportive che imitava una borsa valori offrendo agli utenti l’opportunità di acquistare azioni di giocatori di calcio e guadagnare dividendi nel corso della loro scommessa.
Gli utenti avevano la possibilità anche di acquistare e vendere le proprie azioni tra di loro. La società addebitava una commissione del 2% su queste transazioni. Grazie al suo modello di business abbastanza unico e alla serie di iniziative di marketing, comprese le pubblicità durante le partite della Premier League e un recente accordo di sponsorizzazione sulle magliette con il Nottingham Forest e i Queens Park Rangers, Football Index ha creato una base di giocatori con circa 500.000 scommettitori.
Negli ultimi dieci mesi circa, l’operatore ha affrontato una serie di turbolenze, la più recente e la più grave delle quali si è verificata all’inizio di questo mese quando ha annunciato una struttura dei dividendi modificata che ha ridotto i dividendi fino all’80%.
Gli scommettitori hanno reagito con rabbia ai cambiamenti da un giorno all’altro che hanno portato al crollo del mercato di Football Index. La società ha sospeso le sue attività ed è passata in amministrazione controllata. La UK Gambling Commission ha sospeso la sua licenza l’11 marzo, affermando che “quello era il primo momento in cui avevamo prove sufficienti per dimostrare che la sospensione era necessaria”.
Il prodotto di football index ha portato il gioco d’azzardo irresponsabile a ’’livelli senza precedenti’’
Il rapporto che la Gambling Commission ha ricevuto all’inizio dello scorso anno ha rilevato che l’imitazione di una borsa valori da parte del suo licenziatario ha portato a “livelli senza precedenti di comportamento di gioco irresponsabile” da decine di migliaia di clienti poiché sono stati portati a credere di investire e non di scommettere i propri soldi.
Secondo il rapporto, questi scommettitori avevano poca o nessuna conoscenza del fatto che stavano mettendo a rischio i loro fondi.
Il rapporto avvertiva che il passivo dell’operatore di scommesse aumentava ogni volta che uno scommettitore acquistava una quota e che all’inizio del 2020 le sue passività superavano la cifra di un milione di sterline ogni mese. Ha anche osservato che “l’unico modo che la società aveva per permettersi ciò a lungo termine era attraverso la vendita continua di ulteriori nuove azioni a nuovi utenti insieme a un costante abbandono delle posizioni”.
Il rapporto ha concluso che se la crescita della base di utenti della società si dovesse fermare o il numero di nuovi utenti dovesse diminuire, “si troverebbe rapidamente incapace di pagare quanto dovuto agli utenti”.
L’autore del rapporto ha anche sottolineato che ciò lascerebbe l’operatore con licenza del Regno Unito “vulnerabile e destinato a una corsa agli sportelli in cui la prima ‘X’ percentuale degli utenti riesce a ottenere dei soldi prima che il sistema crolli e il restante perda tutto.”
Dopo il crollo di Football Index all’inizio di questo mese, migliaia di utenti temono che non recupereranno mai i soldi che hanno investito.
Le notizie sul rapporto in questione e l’evidente conoscenza che la UKGC aveva sul modello di business insostenibile di Football Index emergono mentre il regolatore è soggetto a pesanti critiche per non aver agito in maniera adeguata durante lo sviluppo dello scandalo. Pochi giorni fa, il capo dell’agenzia si è dimesso dal suo ruolo, anche se è stato annunciato che la sua partenza non era collegata alla questione.
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